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    Da H1 a H6: come usare i tag di intestazione

    Tempo di lettura: 3 minuti

    I tag heading, o tag di intestazione, sono strumenti fondamentali per il SEO poiché permettono di organizzare al meglio i contenuti, dando al contempo importanza alle keyword utilizzate al loro interno.
    Esistono 6 tipi di tag, che vanno appunto da H1 a H6 in ordine di rilevanza: difficilmente vengono utilizzati tutti ed è abbastanza comune arrivare solo fino ad H3 o H4.
    La disposizione dei contenuti in base a questi tag è fondamentale per l’indicizzazione perché suggerisce ai motori di ricerca quali siano le parti più importanti del testo così organizzato.

    Ma cosa indicano questi tag?

    • H1 evidenzia l’argomento principale e in genere viene utilizzato per il titolo del testo;
    • H2 e H3 sono usati per i sottotitoli o i sottoparagrafi;
    • H4, H5 e H6 sono dedicati ai testi, fino agli elementi minori come ad esempio le note.

     

    Ci sono alcune regole da seguire per quanto riguarda i tag di intestazione:

    – Non si devono per forza usare tutti, ma non bisogna alterare la sequenza dei livelli: è quindi possibile, ad esempio, usare solo H1, H2 e H3, ma non si può passare da H2 a H4 saltando il terzo.

    – Possono esserci più tag dello stesso livello, ma non per il primo. H1 rappresenta il titolo e il principale argomento di trattazione, quindi deve essere unico e preferibilmente in alto a destra: questo perché gli spider dei motori di ricerca “leggono” le pagine da destra a sinistra partendo dall’alto.

    La grandezza dei font può essere modificata, ma senza esagerare. Sappiamo infatti che ogni tag di intestazione ha delle dimensioni di default che ne evidenziano anche graficamente la diversa importanza; a volte non hanno esattamente le dimensioni desiderate e questo può essere cambiato usando i CSS. Non bisogna tuttavia eccedere nel ridimensionamento, perché soprattutto i titoli e i sottotitoli devono essere più grandi del resto: rimpicciolirli troppo potrebbe essere considerato dai motori di ricerca un fattore di penalizzazione.

    Non bisogna pensare solo agli spider ma anche e soprattutto ai lettori. Esagerare con l’ottimizzazione, inserendo le stesse keyword sia nel tag H1 che nel title e nella description, non è visto di buon occhio dai motori di ricerca e si rischia anche in questo caso una penalizzazione.

    La soluzione è come sempre nel mezzo: utilizzare quindi le tecniche SEO per ottimizzare le pagine è corretto, ma senza strafare e ricordando che il modo migliore per raggiungere tanti lettori è avere dei buoni contenuti.