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    LinkedIn Pulse: sostituto di blog e newsletter?

    Tempo di lettura: 3 minuti

    Le possibilità offerte da LinkedIn per farsi conoscere all’interno della propria rete professionale sono molteplici e una delle più grandi innovazioni è costituita da LinkedIn Pulse: si tratta di una piattaforma di scrittura, integrata al noto social network, che permette agli utenti di pubblicare post e di fatto di avere un blog collegato al proprio profilo.
    Al di là dei notevoli vantaggi che questa funzione permette (articoli che verranno letti da un pubblico specifico, indicizzazione da parte di Google, possibilità di ampliare maggiormente la propria rete di contatti), è necessario riflettere sull’utilizzo di LinkedIn Pulse quando si ha già un blog attivo su altre piattaforme. Qual è l’approccio migliore nella gestione di questi strumenti? Può in definitiva questa nuova opzione diventare un sostituto degli altri blog o di metodi alternativi di comunicazione, come le newsletter?

    Molto spesso gli utenti che per primi si sono trovati ad affrontare questo interrogativo hanno risolto la questione utilizzando Pulse come “trampolino di lancio” per il proprio blog: pubblicando solo un’anteprima di un post, seguito dal link alla versione estesa, hanno ritenuto quindi di riuscire a sfruttare un mezzo per far crescere l’altro, senza necessità di produrre articoli in più e senza incorrere in tutte le problematiche che derivano dalla duplicazione dei contenuti.

    Come si è potuto notare controllando le varie statistiche, questo approccio non paga. L’utente medio non ha alcuna intenzione, una volta ricevuta la notifica di un nuovo post, di uscire dal social network per approdare da altre parti; di conseguenza, questo porta ad un mancato aumento di visite sul blog esterno e ad un’assenza di interazioni sulla piattaforma del social. In ultima analisi, anche la possibilità di sfruttare le notifiche di LinkedIn come sostitute di una newsletter per i propri contatti va a perdersi, rendendo quindi vani tutti gli sforzi di interagire sia su un mezzo che su un altro.

    La soluzione migliore è cercare di diversificare i contenuti pubblicati sui due mezzi, sfruttando LinkedIn Pulse non per anteprime che rimandano a versioni estese su altri siti, ma per diffondere articoli completi, inserendo a fine lettura dei link a contenuti correlati al post pubblicato (questi, ovviamente, presenti sul proprio blog). È difficile trovare il tempo per raddoppiare il proprio impegno nella scrittura, ma purtroppo un approccio condiviso non aiuta nessuno dei due strumenti a disposizione.

    È consigliabile quindi selezionare qualche articolo da riservare alla rete di contatti su LinkedIn, magari individuando una linea editoriale di approfondimento per questo pubblico più specifico, e sfruttare il collegamento tra Pulse e blog in altri termini – come appunto link ad articoli correlati o anche ad una pagina per l’iscrizione alla propria newsletter. In questo modo ogni mezzo sarà sfruttato per le sue caratteristiche specifiche e sarà possibile guadagnare lettori e condivisioni in ciascun ambito.