02 Ott Se hai successo sei uno str…o. Quando l’invidia delle persone li trasforma in haters.
Viviamo in una realtà social dove possiamo assistere ad un fenomeno sempre più marcato ed evidente: gli haters.
Viviamo in una realtà social dove possiamo assistere ad un fenomeno sempre più marcato ed evidente: gli haters.
Sono molti i motivi per cui un sito può incorrere nelle penalizzazioni di Google. Abbiamo visto nel precedente articolo come questo possa riguardare i contenuti e i link se non sono adeguati alle esigenze dell'utente o se sono strutturati per cercare di ingannare i motori di ricerca.
Fra i diversi motivi che concorrono alla perdita di traffico verso un sito, bisogna considerare le penalizzazioni di Google, che intervengono quando il motore di ricerca rileva delle infrazioni di diverso tipo.
Una delle domande più frequenti quando si parla di fattori di ranking è se la velocità di caricamento di un sito (la cosiddetta “pagespeed”) sia un elemento di valutazione ai fini del posizionamento oppure no.
Come già annunciato nel novembre 2016, Google sta cercando di cambiare l'ordine di priorità nelle sue indicizzazioni e, seppure a livello per ora sperimentale, si sta muovendo in una direzione chiamata “mobile first index”, ossia una priorità dei contenuti mobile rispetto a quelli desktop.
A partire dal 2014 Google ha stabilito, e soprattutto ha pubblicamente annunciato, che avere un sito con HTTPS è diventato uno dei fattori di ranking utili ad un buon posizionamento di una pagina.
Ma in cosa consiste il protocollo HTTPS?
Per avere un buon posizionamento tra i risultati di Google, è necessario essere sempre aggiornati sulle nuove strategie SEO; queste, infatti, cambiano a seconda delle informazioni che arrivano da Google, che non sono mai precise ma dalle quali è possibile dedurre le direzioni da intraprendere.
Abbiamo visto in precedenza come il lavoro che sta alla base del copywriting possa influenzare positivamente la scrittura nell'ambito del content marketing. Tuttavia affidarsi interamente al copywriting non è sufficiente per avere una garanzia di successo con il proprio sito o blog.
Content marketing e copywriting per siti internet sono considerati due lavori molto diversi: se il primo, infatti, viene visto come creazione e condivisione di contenuti atti a convertire visitatori in clienti (pensiamo ai blog o ai podcast), il secondo porta gli utenti a compiere delle azioni più specifiche, come ad esempio iscriversi ad una mailing list o richiedere direttamente delle informazioni.
Quando si parla di costruzione di un'identità professionale, che sia personale o aziendale, ci si riferisce quasi sempre ad un concetto fisso, che una volta elaborato rimane stabile e che trae proprio da questa sua consolidata reputazione gran parte della sua immagine esterna.